Nuove norme per le piccole e medie imprese all’esame delle Autorità Usa

di Maurizio Gardenal
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, maggio 2011

Le Autorità Federali USA stanno rivedendo la normativa che regola la emissione di azioni da parte delle imprese  non quotate.

Inizialmente la proposta è sorta con riguardo alle imprese del settore tecnologico ma  potrebbe estendersi anche alle numerose imprese di piccole e medie dimensioni con sede negli USA anche se detenute da azionisti stranieri.

La riforma consisterebbe essenzialmente nel consentire un aumento del numero di azionisti ( che ad oggi non debbono superare il numero di 499) nella compagine di tali società senza che esse debbano incorrere nell’adempimento di una serie di obblighi di pubblicità e di informativa di natura finanziaria e, più in generale, inerenti il business, che normalmente gravano solo sulle quotate.

Inoltre, all’esame, vi sarebbe anche una modifica della procedura di offerta delle azioni sul mercato che renderebbe molto più semplice la raccolta dei fondi necessari alla sottoscrizioni dei titoli.
Tale offerta, potrebbe, ad esempio, essere effettuata anche via Internet , ovviamente restando soggetta a limitazioni a tutela degli investitori.

Tale possibile nuova modalità di offerta unitamente all’incremento del numero di soci che possono essere raggiunti dalla stessa, potrebbero costituire un’alternativa attraente per le piccole e medie imprese che, normalmente, si affidano ai fondi di venture capital per reperire risorse finanziarie i quali poi perseguono l’obiettivo, nella maggior parte dei casi, di condurre la società ad una offerta pubblica di acquisto.

Sulla scorta della possibile riforma, al contrario, le società sarebbero autorizzate a modulare direttamente sul mercato “ privato” offerte per la emissione di nuove azioni senza incorrere nei vincoli suddetti e senza necessariamente ricorrere alla quotazione in borsa.

Il tema, allo stato, è all’esame della SEC (la Security and Exchange Commission USA) che sarebbe anche competente ad emettere il relativo provvedimento.

La legge attualmente in essere risale al 1964 e da più parti negli USA si propende a favore di un “aggiornamento” della medesima nel senso indicato.

Gli operatori del settore, non solo negli USA, sono in attesa di conoscere le decisioni della SEC.

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