La scure di Trump si abbatte sul visto H1B

di Maurizio Gardenal, Avvocato, Christian Montana, Avvocato, Sara Marchese, Dottoressa, Studio legale internazionale Gardenal & Associati di Milano
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 25 maggio 2017

Il 18 aprile 2017 il Presidente Trump ha sottoscritto un Executive Order con il titolo “Buy American and Hire American” (di seguito Ordine) con l’obbiettivo di salvaguardare ed incrementare il tasso di occupazione dei lavoratori statunitensi.
La Section 5 dell’Ordine è diretta ai “Secretary of State”, “Labor”, “Homeland Security” e “Attorney General” con l’invito a porre in essere una nuova regolamentazione ed a disporre direttive guida a maggiore tutela dei lavoratori e del loro livello retributivo.
Inoltre, sempre nella Section citata si fa riferimento al visa H1B con la sollecitazione indirizzata alle Agenzie suddette ad emettere disposizioni atte a contenere l’ingresso dei lavoratori stranieri prendendo in considerazione a tali fini solo coloro che siano effettivamente in grado di dimostrare di essere “most skilled or highest-paid”.
A differenza di alcuni ordini emanati in precedenza che stabilivano un certo arco di tempo per ricevere un riscontro, in questo caso il Presidente ha raccomandato ai decision makers delle Agenzie di adottare le riforme “al più presto possibile”.
Va rilevato che da un punto di vista strettamente operativo non vi sono cambiamenti immediati posto che l’ordine si rivolge con la richiesta di proposte normative alle quattro agenzie governative già indicate: il dipartimento del lavoro, dello Stato, della sicurezza nazionale e l’ufficio del procuratore generale.
Non sono ancora noti i dettagli tecnici sui quali dovrebbe poggiare la riforma che richiederebbe, in ogni caso, l’approvazione del Congresso. Nondimeno, già da ora si prevedono ulteriori restrizioni e requisiti più stringenti in ordine alla dimostrazione dei livelli di istruzione superiore, delle abilità e dei livelli salariali.
Inutile dire che l’intento della nuova amministrazione è decisamente orientato a privilegiare i lavoratori locali rispetto a quelli stranieri.
Nella descritta situazione non stupisce che uno dei primi provvedimenti del Governo Federale abbia “colpito” il visto H1B che consente l’ingresso di lavoratori dall’estero in virtù delle richieste e della relativa procedura avviata dalle società statunitensi presso le quali costoro dovrebbero essere assunti.

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