Visti per gli USA: novità per il visto EB-5

a cura di Maurizio Gardenal, Avvocato, Carlotta Colace, Dottoressa, Studio legale internazionale Gardenal & associati
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 22 dicembre 2015

Il 3 giugno 2015 è stato presentato al Senato statunitense un progetto di legge, “American Job Creation and Investment Promotion Reform Act” (S. 1501, cfr: clicca qui ) atto a modificare la normativa vigente inerente alla concessione del visto EB-5 (cfr. per maggiori informazioni in merito alle disposizioni legislative ad oggi in essere sul visto: clicca qui ).
Il progetto è stato modificato successivamente nel corso del mese di novembre 2015 e sarebbe destinato a garantire l’emissione e la concessione di circa 10.000 visti EB-5 a beneficio di coloro che effettuano determinati investimenti nel territorio statunitense e delle loro famiglie.
Il progetto di legge in parola introduce varianti sostanziali al programma attuale per l’ottenimento del visto EB-5, fra le quali l’innalzamento del livello minimo di investimenti. A tal proposito, vale evidenziare che, ad oggi, per poter ottenere il visto EB-5 occorre investire 500.000,00 USD, nell’ipotesi di investimenti nelle c.d. Targeted Employment Area (TEA), ovvero 1.000.000,00 USD in tutti gli altri casi. Con lo S. 1501, invece, tali importi verrebbero elevati, con la previsione di investimenti minimi di 800.000,00 USD per le TEA e di 1.200.000,00 USD nelle altre casistiche.
L’American Job Creation and Investment Promotion Reform Act, propone altresì una revisione della definizione del concetto di Targeted Employment Area (TEA). Attualmente le TEA sono quelle aree, per lo più rurali, in cui sussiste un elevato tasso di disoccupazione. Con lo S. 1501 tale definizione ricomprenderebbe, oltre alle aree rurali, anche le basi militari chiuse e le zone c.d. a singola area censuaria (ossia una porzione di territorio per lo più relativa a piccoli e medi comuni) che presentano un elevato grado di disoccupazione – pari a circa il 150% della media nazionale.
Inoltre, gli investitori, al fine dell’ottenimento del visto EB-5, dovrebbero dimostrare la fonte lecita dei fondi investiti nel territorio degli Stati Uniti. La normativa attualmente in vigore dispone che gli investitori debbano produrre almeno le dichiarazioni dei redditi dei 5 anni precedenti. Lo S. 1501, invece, richiederebbe la produzione delle dichiarazioni dei 7 anni precedenti.
Nel caso di utilizzo di fondi ricevuti a titolo di donazione, l’American Job Creation and Investment Promotion Reform Act prevede alcune limitazioni ai fini dell’ottenimento del visto EB-5, sancendo che potranno essere impiegati a tale scopo solo i fondi ricevuti dal proprio sposo/a, genitore, figlio, fratello/sorella, nonno/a.
Nell’eventualità in cui gli investimenti fossero originati da prestiti – per poter essere utilizzati per il visto EB-5 – dovrebbero essere garantiti dal patrimonio personale dello stesso investitore.

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