Usa: nuova tutela federale per i segreti commerciali

di Maurizio Gardenal, Avvocato, Sara Marchese, Dottoressa, Studio legale internazionale Gardenal & Associati di Milano
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 20 giugno 2016

L’11 maggio 2016 il Presidente Obama ha sottoscritto il Defend Trade Secrets Act.

La normativa modifica alcune disposizioni dello United States Code che contiene l’insieme delle leggi federali introducendo per le imprese la facoltà di adire le Corti federali nel caso di appropriazione indebita del proprio know-how e di ottenere il sequestro di quest’ultimo oltre il risarcimento dei danni.

La nuova disciplina ha ad oggetto la tutela dei Trade Secrets .

Il giudice ha titolo su istanza di parte e dopo avere valutato la sussistenza dei presupposti di legge – ad es. l’istante deve dimostrare che le informazioni siano riconducibili ad un segreto commerciale e che la parte avversa se ne sia appropriata indebitamente – di disporre il sequestro delle informazioni allo scopo di prevenire la diffusione delle stesse.

La Corte può ritenere di adottare misure adeguate per tutelare la riservatezza delle informazioni che siano correlate al segreto commerciale oggetto di sequestro e che non rientrano nel provvedimento cautelare.

Il giudice può avvalersi di uno specialista per individuare ed isolare tutte le informazioni oggetto dell’appropriazione indebita e facilitare la restituzione dei beni che invece non rientrano nella fattispecie.

Lo specialista nominato dal giudice è vincolato da un accordo di non divulgazione approvato dalla Corte.

Nel corso dell’udienza di trattazione la Corte – all’esito del contradditorio fra le parti – decide in ordine alla convalida ovvero alla revoca del provvedimento cautelare.

Nel caso, la parte che abbia a subire danni a causa di un sequestro illecito ha diritto di rivalersi nei confronti del ricorrente, come previsto dal Trademark Act.

La controversia non può essere avviata dopo 3 anni dal presunto accertamento dell’appropriazione indebita.

Il Defend Trade Secrets Act prevede che entro un anno dalla data di entrata in vigore e ogni due anni da allora il procuratore generale, di concerto con il coordinatore della proprietà intellettuale, debba sottoporre ai Committees on the Judiciary of the House of Representatives and the Senate una relazione sulla portata e l’ampiezza del furto dei segreti commerciali delle aziende americane che si verificano all’estero, da rendere disponibile al pubblico sul website del Dipartimento di giustizia.

Nella descritta situazione, il governo federale intende rendere manifesta l’intenzione di indagare e perseguire gli enti e gli individui coinvolti nel furto di segreti commerciali anche al di fuori degli Stati Uniti.

La sezione V, richiama la piena applicazione dell’Economic Espionage Act compreso nello United States Code.

Da notare che la sezione VII, rubricata “Immunity from liability for confidential disclosure of a trade secret to the government or in a court filing”, dispone che un individuo non debba essere considerato penalmente o civilmente responsabile ai sensi della legge federale o statale per la divulgazione di un segreto commerciale ad un funzionario federale o locale al solo scopo di segnalare o accertare una sospetta violazione di legge.

Tale disposizione si estende anche ai datori di lavoro che sono tenuti ad informare il personale, sia dipendente che con rapporto di collaborazione, dell’esistenza dell’immunità per mezzo della introduzione di un’apposita clausola contrattuale.

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