Ottenere la green card negli USA con il visto EB-5

di Maurizio Gardenal e Ivory Angelica Wiley
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 06 settembre 2013

Tra i vari strumenti previsti dal governo statunitense per attrarre capitali esteri particolare rilievo assume il visto EB-5. Qualsiasi cittadino straniero che investe negli Stati Uniti costituendo una nuova impresa e creando almeno dieci posti di lavoro in due anni potrebbe ottenere la cosiddetta Green Card ( Permanent Resident Card ).

Vediamo quali sono, in linea generale, i requisiti per poter ottenere questa tipologia di visto.

L’entità dell’investimento richiesto può variare in relazione alla località designata dal singolo Stato ove l’imprenditore intende investire, posto che,  il capitale minimo da investire varia da zona a zona.

L’ investitore non deve disporre di una particolare qualifica per poter richiedere il visto. È necessario – tuttavia – dimostrare la legittima provenienza dei capitali che si intendono investire fornendo, fra l’altro, la dichiarazione fiscale e il bilancio dell’impresa estera in cui l’investitore ha una partecipazione nonché ogni altro documento da cui si evinca  la provenienza delle somme.

Sulla base delle necessità specifiche l’investitore potrà decidere di costituire una qualsiasi forma di società regolata dal diritto statunitense. La scelta dovrà essere fatta tenendo conto non solo del tipo di attività nella quale investirà, ma anche valutando la legge dello Stato in cui sarà collocata l’impresa. Infatti, ogni singolo Stato ha una propria legislazione in materia societaria e fiscale.

Appare opportuno fare una breve precisazione in materia di visti.

La legislazione statunitense in tema di visti d’ingresso è molto articolata e si distingue sostanzialmente in due categorie: a) “ non-immigrant visa ” e b) “ immigrant visa ”.

La prima categoria comprende i visti richiesti da coloro che intendono mantenere la residenza nel loro Paese d’origine volendo stabilirsi negli Stati Uniti solo in via temporanea per motivi di affari, lavoro temporaneo, studio, turismo o cure mediche. La seconda categoria di visto viene richiesta da coloro che intendono ottenere la residenza permanente negli Stati Uniti.

Il visto EB-5 è un “ immigrant visa ” ossia un visto che offre la possibilità di risiedere permanentemente negli Stati Uniti attraverso l’ottenimento della  Green Card al contrario di altri “Investor Visa” come, ad esempio,  E-1 o E-2 che sono “non-immigrant visa” e che, pertanto, hanno una validità limitata, sia pure rinnovabile nel tempo.

La Green Card offre indubbi vantaggi tra cui risiedere sul suolo americano senza limiti di tempo, lavorare, studiare, emigrare negli Stati Uniti con il coniuge e i figli di età inferiore ai 21 anni. Inoltre, è il primo passo per poter ottenere la cittadinanza statunitense.

Il visto EB-5 concede, per i primi due anni, lo status di Conditional Permanent Resident (CPR). Trascorso questo periodo iniziale, l’investitore dovrà presentare la richiesta per la rimozione delle condizioni fornendo quanto necessario per dimostrare che l’investimento è stato effettuato nel suo intero ammontare e che sono stati creati i posti di lavoro previsti  a  beneficio di cittadini americani, residenti permanenti o per immigrati autorizzati a lavorare negli Stati Uniti.

Il visto EB-5 fa parte di un programma federale creato nel 1990 dal Congresso degli Stati Uniti ed è gestito dallo USCIS (US Citizen and Immigration Service) il quale si occupa, tra l’altro, di tutte le tematiche afferenti l’immigrazione negli Stati Uniti.

Negli ultimi anni il ricorso a questa tipologia di visto è cresciuta in modo esponenziale attirando capitali soprattutto negli Stati di New York, California e Texas.

Si segnala che lo Stato di New York in passato si è avvalso di tale programma con riferimento a determinate zone nei quartieri di Battery Park, Brooklyn e, dopo l’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle, nella zona di Wall Street limitrofa al World Trade Center.

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