03 Lug Intervista a Maurizio Gardenal su Diritto 24
L’AVVOCATO DEL GIORNO
Maurizio Gardenal: founding partner, Studio Legale Internazionale Gardenal & Associati
L’Avvocato Maurizio Gardenal è socio fondatore dello Studio Legale Internazionale Gardenal & Associati con sedi a Milano ed a Conegliano. All’estero lo studio ha sede a New York ( USA ) oltre a far parte di un network internazionale composto da professionisti domiciliati in tutte le più importanti città del mondo.
L’esperienza dell’avv. Gardenal si focalizza nel settore del Diritto internazionale sia in ambito stragiudiziale che in ambito contenzioso. E’ docente e autore di diverse pubblicazioni. E’ iscritto dal 24 maggio 2001 all’Albo degli Avvocati ammessi al patrocinio dinanzi la Corte di Cassazione.
LA FORMAZIONE
Come nasce la sua passione per il diritto?
La mia passione per la materia nasce fin dai banchi di scuola ove ho maturato il convincimento che il diritto potesse essere concepito come un insieme di regole universali a beneficio di ogni individuo anche oltre i singoli confini territoriali.
Da ciò la scelta di iscrivermi alla Facoltà di Legge, ma con l’idea di approfondire in modo comparato il nostro diritto con quello di altri sistemi giuridici.
Qual è il suo percorso formativo?
Dopo un’esperienza come assistente universitario con il Prof. Renzo Costi alla Cattedra di Diritto commerciale dell’Università di Bologna, mi sono iscritto a varie associazioni internazionali di Avvocati, fra le quali le più significative sono state: la International Association of young lawyers ( AIJA ) e la International Bar Association ( IBA ).
Ho viaggiato molto, frequentando i seminari ed i convegni di formazione organizzati da tali Istituti in varie parti del mondo; ho avuto l’opportunità di apprendere e approfondire la conoscenza di numerosi ordinamenti giuridici diversi dal nostro e di incontrare, di volta in volta, nuovi colleghi stranieri con i quali sono rimasto in contatto e con i quali ho costruito, nel tempo, una rete di relazioni personali e professionali che si è rivelata molto preziosa per lo sviluppo dell’attività dello Studio.
Ho trascorso, altresì, un significativo periodo di tempo a New York, frequentando studi legali USA che mi hanno consentito di perfezionare il linguaggio giuridico e il sistema del Diritto di common law.
Qual è stato il Suo percorso professionale?
Sono stato responsabile degli affari legali della sede italiana della Timberland e della Polo Ralph Lauren.
Nel 1990, ho costituito lo Studio di cui faccio parte che ha assunto di conseguenza, sin da principio, un orientamento professionale piuttosto strutturato e definito.
L’ATTIVITA’ PROFESSIONALE
Di che cosa si occupa attualmente?
Come socio fondatore dello studio, oltre all’esame, di concerto con i mie colleghi, di alcune più importanti pratiche, seguo le relazioni esterne, sia con i clienti che con le principali istituzioni con cui collaboriamo, fra le quali Confindustria ivi compresa Assolombarda, la Camera di Commercio USA in Italia per tematiche attinenti al Diritto dei contratti internazionali, il Consolato USA di Milano. Lo studio fa parte della lista dei consulenti di tale Consolato.
Un successo professionale che ricorda con piacere?
Due, in particolare, ricordo con soddisfazione, anche perché ero all’inizio del mio percorso e l’esito positivo mi ha confortato nella bontà della scelta professionale.
Nel primo caso, un’ azienda italiana che produce prodotti alimentari di alta qualità, desiderando introdurli nel mercato USA, aveva preso contatto con un importante distributore con il quale aveva sottoscritto un impegno di vendita per la consegna in tempi brevi di una prima consistente fornitura.
Essendo, tuttavia, necessaria la previa autorizzazione della FDA (Food and Drug Administration) per l’introduzione di tali prodotti nel territorio statunitense, con il nostro aiuto il cliente è riuscito a predisporre tutte le etichette da applicare sulle confezioni in conformità alle normative USA e ha ottenuto le approvazioni richieste in pochi giorni, adempiendo così al contratto senza perdere l’affare.
Il secondo caso attiene ad un contenzioso tra una cliente italiana e una grande società USA che, sostenendo l’inadempimento della prima per un presunto ritardo nella consegna di merce, ometteva di pagare l’ingente prezzo della fornitura.
Abbiamo, quindi, agito rapidamente in giudizio per il recupero del credito dinanzi al Tribunale italiano competente, “anticipando” la lite che la controparte era in procinto di radicare negli Stati Uniti.
Ciò ha indotto la controparte a cedere alle richieste del nostro cliente, saldando la fornitura e rinunciando alla richiesta di danni. La vertenza si è così risolta in modo soddisfacente, nonché più rapido e meno costoso per il cliente.
LO STUDIO IN CUI OPERA
Quali sono i punti di forza del suo Studio?
Ritengo che uno dei punti di forza sia la capacità di interagire con estrema rapidità ed efficienza da una località all’altra fra loro appartenenti a giurisdizioni, anche molto diverse e lontane dal punto di vista geografico.
Oggi lo studio è in grado, ad esempio, dalla nostra sede di Milano, di risolvere un problema che richiede contestualmente un intervento urgente in lingua cinese a Pechino e uno a Los Angeles in lingua inglese-americana.
L’operatore italiano ed europeo sono in grado quindi di trovare un’assistenza altamente professionale e specialistica in varie lingue e con riferimento a tematiche che si dipanano in varie parti del mondo. Ciò è reso possibile anche in virtù dell’affiatamento in essere con tutto il nostro network internazionale all’interno del quale siamo in grado di ricevere sempre le informazioni e l’assistenza necessaria con il massimo tempismo caso per caso.
Altro punto degno di nota è il rigoroso esame giuridico dei casi che ci vengono sottoposti sui quali operano normalmente due avvocati, uno dei quali dedito principalmente alla verifica di tutte le normative applicabili e dei precedenti giurisprudenziali utilizzando la nostre numerose banche dati italiane e straniere.
Come è strutturato il processo di selezione e aggiornamento dei Suoi professionisti all’interno dello studio?
I nostri professionisti sono scelti sulla base della loro propensione ad operare in un contesto internazionale oltre a possedere una approfondita conoscenza del nostro diritto nazionale, che è il punto di partenza per conoscere le giurisdizioni straniere anche in un rapporto di Diritto comparato.
Molto spesso, viene offerto loro un periodo di training presso uno dei nostri fiduciari all’estero in un Paese di loro preferenza per approfondire la lingua e il diritto locali.
Come vengono gestiti e quanto sono importanti i rapporti con i Media?
I rapporti con i Media sono di crescente importanza non solo per far conoscere al pubblico il nostro modus operandi, ma per informare l’operatore in modo tempestivo in merito a novità normative che lo possono interessare, per esempio, in Cina, negli USA, in Brasile e, più in generale, nei Paesi ove egli è presente con il suo business.
Come è cambiato il rapporto con la clientela in questo ultimo periodo?
Il cliente oggi ha bisogno di un approccio molto pragmatico; deve sentirsi certo degli obiettivi che può raggiungere e dei relativi costi necessari, pertanto il rapporto deve essere informato alla massima trasparenza e alla chiarezza dei costi sin dal principio.
La nostra policy è sempre stata quella di far comprendere subito al cliente che potrà essere assistito con la massima professionalità e in modo costante nel corso della pratica ovunque egli si trovi anche all’estero e di essere affiancato anche sotto il profilo delle decisioni strategiche da assumere, se necessario.
Il Suo Studio o Lei siete impegnati in attività di volontariato o sociali?
Personalmente sono impegnato a sostenere una associazione che opera in Etiopia e che si occupa di adozioni giuridiche e a distanza in favore dei bimbi abbandonati.
Mia figlia è etiope, l’ho adottata con mia moglie quando aveva 5 anni; ora ne ha nove, ma l’esperienza che ho vissuto in questo Paese mi ha molto colpito.
PER I GIOVANI
Quale consiglio darebbe ad un giovane che vuole intraprendere la carriera di avvocato?
Oggi la nostra professione è diventata più difficile che in passato soprattutto in Italia dove c’è una evidente frattura tra l’offerta di servizi legali e la domanda.
E’ necessario raggiungere un elevato livello di specializzazione pur mantenendo salda la conoscenza dei vari settori del diritto, che costituiscono parte integrante del nostro ordinamento.
Il pericolo per un giovane è quello di rinchiudersi in uno studio, occupandosi solo di un determinato aspetto del Diritto, escludendo l’approfondimento dei principali istituti del nostro Diritto civile, penale e processuale nella loro dimensione professionale.
La pratica professionale, in questo senso, andrebbe rivalutata e svolta in modo più completo ed effettivo.
DIETRO LA TOGA…
Qual è lo strumento tecnologico che preferisce utilizzare per lavoro?
Lavoro molto con Skype, soprattutto per le comunicazioni internazionali e uso molto il Blackberry che mi consente rapidamente di visualizzare le e-mail anche all’estero.
Quali hobby fuori dall’aula?
Mi piace molto leggere, correre e ascoltare musica classica.
Nei week end mi piace percorrere almeno 10 km di corsa preferibilmente in campagna o anche – il tempo è sempre poco purtroppo – in città nei parchi più grandi.
La vacanza e il libro ideale?
Mi piace il sole e il mare, ma vado volentieri anche in montagna di cui apprezzo la natura e il silenzio.
I libri che ho maggiormente apprezzato sono “Mamma Africa. Una storia vera” di Melissa Fay Greene e la “Filosofia della libertà” di Rudolf Steiner.
Fonte: Diritto24.IlSole24ore.com
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