20 Gen Il Tribunale di Rotterdam si pronuncia sui danni a dispetto della clausola arbitrale
a cura di Maurizio Gardenal, Avvocato, Lucia Ricchiardi, Dottoressa, Studio legale internazionale Gardenal & associati
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 20 gennaio 2016
In una recente pronuncia (ECLI: NL: RBROT: 2015: 5907) il Tribunale di Rotterdam ha statuito la propria competenza a pronunciarsi con procedura d’urgenza in merito al risarcimento dei danni, nonostante il contratto avesse devoluto la controversia ad arbitri.
Nel caso di specie, il ricorrente aveva noleggiato una petroliera battente bandiera di Panama. Il proprietario non aveva però provveduto a registrare la proprietà della nave e, per effetto di tale irregolarità, il ricorrente non aveva potuto legittimamente utilizzare l’imbarcazione.
La petroliera veniva pertanto posta in disarmo e il noleggiatore, dal momento che le numerose sollecitazioni al propretario erano rimaste prive di riscontro, notificava a quest’ultimo l’intenzione di restituire la nave nel porto di Rotterdam con le modalità previste dal contratto di noleggio. Il proprietario non si rendeva tuttavia disponibile a riprendere possesso della nave e, conseguentemente, il noleggiatore agiva in giudizio.
Il contratto di noleggio era, invero, soggetto alla legge inglese e prevedeva la devoluzione di tutte le controversie alla London Maritime Arbitrators Association. Ciò nondimeno, il noleggiatore ha adito il Tribunale di Rotterdam per ottenere un provvedimento che condannasse il proprietario al rimborso dei costi sostenuti per il mantenimento della petroliera in disarmo presso il porto di Rotterdam.
Il proprietario ha eccepito che le domande svolte presso l’autorità giudiziaria dal noleggiatore configurassero in realtà una statuizione definitiva sul merito e non un provvedimento cautelare. Pertanto, il ricorrente avrebbe dovuto fomulare detta richiesta presso l’organo arbitrale designato nel contratto.
Il Tribunale di Rotterdam non ha accolto la tesi del proprietario e lo ha condannato a rimborsare al ricorrente le somme anticipate per la gestione e conservazione della nave presso il porto di Rotterdam dal giorno stabilito oltre ad un quantum forfettario giornaliero sino all’effettiva presa a carico della petroliera e salvo il maggior danno.
Va rilevato che – nella descritta situazione – il noleggiatore ha ottenuto in via d’urgenza, in poche settimane, una pronuncia per la quale avrebbe dovuto attendere molto di più se avesse agito dinanzi all’organo arbitrale sostenendo inoltre costi inferiori.
In caso di mancata esecuzione spontanea da parte del proprietario, la pronuncia del Tribunale di Rotterdam potrà costituire titolo per procedere al pignoramento della nave.
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