06 Feb Cambio della guardia alla European Central Bank
di Maurizio Gardenal, Avvocato, Sara Marchese, Dottoressa, Studio legale internazionale Gardenal & Associati di Milano
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 6 febbraio 2019
Il Capo della Ireland Central Bank Philip Lane sembra l’unico candidato indicato dai Governi dell’Unione Europea (” Unione”) a subentrare all’attuale European Central Bank’s chief economist Peter Praet (“Peter”).
Il mandato di Peter scade a fine maggio (durata otto anni) e nel corso dell’anno con le dimissioni di Mario Draghi il board della European Central Bank (ECB) è destinato a mutare volto .
Dopo le elezioni in programma a maggio anche la Commissione Europea sarà retta da un nuovo Presidente che sostituirà Jean-Claude Juncker.
L’Irlanda è l’unico paese fondatore dell’Unione a non avere ancora un rappresentante nel ECB executive board composto da sei membri con l’autorità di decidere sulle strategie valutarie della Eurozona.
Mr. Lane è noto per essere un assertore delle misure di stimolo finanziario promosse da Draghi e dovrebbe garantire una sostanziale continuità con la politica monetaria tracciata dall’Istituto.
Una novità di rilievo sarà l’introduzione di un sondaggio otto volte l’anno presso i principali “bank watchers” dell’Unione – in linea con quanto in atto presso la Federal Reserve statunitense – per stabilire il “grado” di consenso espresso dalle decisioni della ECB.
Conclusioni
Nei prossimi due anni i principali assetti internazionali potrebbero cambiare rotta determinando scenari inediti e imprevedibili.
L’Europa – che si prepara alla Brexit – rinnoverà non solo il parlamento ma anche la Commissione e i vertici della ECB.
In Asia, il Premier indiano Narendra Modi è in scadenza di mandato e New Delhi ha diffuso numeri, pochi giorni fa, che mostrerebbero un netto rialzo della crescita del paese giudicati peraltro inverosimili da alcuni accreditati osservatori.
Negli USA, i democratici sono alla ricerca di un candidato per affrontare Trump nel 2020 e dopo il recente arresto di Roger Stone – accusato di essersi appropriato delle e-mail della Clinton con la complicità di WikiLeaks – i due fronti sono già ai ferri corti.
Gli hackers e la disinformazione balzano dunque alla ribalta non solo per le star dello sport (cfr. http://www.diritto24.ilsole24ore.com/art/avvocatoAffari/mercatiImpresa/2019-01-29/ronaldo-e-british-virgin-islands–142021.php) ma per determinare gli esiti politici come sembra il caso per paesi come l’India e gli USA non certo secondi a nessuno.
Mentre i media diffondono quasi ossessivamente le immagini delle piazze di Caracas dietro le quinte vengono delineandosi i nuovi equilibri di potere in Europa e in altri territori predominanti dello scacchiere globale.
Con l’uscita del Regno Unito l’Unione appare orientata a sostenere a ranghi compatti l’Irlanda e la scelta di Lane – anche se ancora non ufficiale – si colloca in tale prospettiva.
Con l’abbandono della Comunità diventa più arduo per gli esportatori del Regno Unito vendere nell’Unione a tutto vantaggio dell’Irlanda che – indipendente già dal 1923 – assumerà un ruolo primario nell’area in precedenza presidiata da Londra.
Dublino suscita l’attenzione anche del nostro paese che appare interessato a rafforzare i rapporti con l’Isola dopo le incertezze generate dalla inaspettata asprezza del confronto britannico sulla Brexit.
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