Cambiano i rapporti tra USA e Cuba

di Maurizio Gardenal e Carlotta Colace

Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 23 febbraio 2015

Come noto, da oltre 50 anni vigeva tra gli USA e Cuba un serrato embargo, che impediva qualsiasi tipo di relazione economica e diplomatica tra le due Nazioni. A tale proposito, ad esempio, ai cittadini statunitensi non era concesso intraprendere attività commerciali nel suolo cubano ed era proibita l’importazione di prodotti tipici dello Stato caraibico nel territorio statunitense (tra i quali i famosi sigari cubani).
Il 17 dicembre 2014 ha segnato pertanto un radicale cambio di rotta nelle relazioni tra i due Paesi. Il Presidente degli USA Barack Obama e il Presidente cubano Raul Castro (fratello minore di Fidel Castro) hanno, come noto, riaperto le relazioni bilaterali, sia sul piano diplomatico che economico, con l’obbiettivo di porre fine progressivamente all’embargo. Invero, il processo di riavvicinamento era stato avviato già dal 2009.
A seguito dei nuovi assetti sono state modificate alcune normative statunitensi e segnatamente: le Cuban Assets Control Regulations (CACR) e le Export Administration Regulations (EAR). Tali disposizioni legislative revisionate sono entrate in vigore a far data dal 16 gennaio 2015.
Sono previste varie facilitazioni in ordine alle procedure per i cittadini statunitensi che desiderano viaggiare a Cuba. In particolare, sono state autorizzate dal governo degli USA 12 tipologie di ingresso nel territorio cubano (fra le quali visite dei familiari, attività educative, progetti umanitari ma anche varie attività di business ivi comprese alcune correlate con l’importazione e l’esportazione di prodotti, oltre che attività giornalistiche). Nella descritta situazione, la facoltà di recarsi a Cuba per i cittadini statunitensi è sottoposta solo al rispetto di determinate condizioni, previste per ciascuna categoria di ingresso, e all’ottenimento di un’autorizzazione di natura generale.
In relazione alle varie casistiche di viaggi autorizzati, si segnala, fra l’altro, che le compagnie aeree statunitensi possono offrire servizi di trasporto aereo per queste tratte, che in passato erano vietati.
Sono stati aboliti, per la maggior parte, i divieti e i limiti nell’ammontare di dollari che i viaggiatori degli USA possono spendere a Cuba ed è inoltre riconosciuta loro la facoltà di utilizzare carte di credito e strumenti di debito emessi negli Stati Uniti per effettuare acquisti nel territorio cubano.
Gli istituti bancari statunitensi sono autorizzati ad avviare rapporti di collaborazione e ad aprire conti presso istituti finanziari nazionali cubani al fine di facilitare le procedure per le transazioni consentite.
Le società statunitensi con sede in Stati terzi, ivi compresi gli istituti bancari, potranno fornire beni e servizi a cittadini cubani residenti in tali Paesi. Saranno inoltre sbloccati i conti bancari dei cubani residenti, in modo permanente, in altre nazioni.
Al fine di sostenere e contribuire allo sviluppo del settore privato il governo statunitense ha consentito l’esportazione a Cuba di materie prime per la costruzione di abitazioni private oltre a macchinari ed utensili per imprenditori e agricoltori locali e alle industrie statunitensi è stata riconosciuta la possibilità di investire in alcune piccole aziende cubane.
In relazione alle modalità di pagamento vale rilevare che con l’espressione cash in advance dovrà intendersi che il pagamento dei prodotti da parte di operatori cubani dovrà essere effettuato prima del trasferimento della proprietà dei beni. In precedenza, invece, la clausola comportava il pagamento della merce prima della spedizione dai porti statunitensi.
Novità si registrano anche nel settore delle telecomunicazioni che a Cuba sono ancora poco efficienti. Con i nuovi accordi si intendono, di conseguenza, avviare e incrementare la commercializzazione di dispositivi per le comunicazioni (quali computer, cellulari, televisori, registratori), software e hardware, oltre a facilitare la riduzione dei costi per l’utilizzo di internet.

Link all’articolo

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.