USA: restrizioni anche in Italia per accedere al “ESTA”

di Maurizio Gardenal, Avvocato, Christian Montana, Avvocato, Carlotta Colace, Dottoressa, Studio legale internazionale Gardenal & Associati di Milano
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 7 marzo 2016

In seguito agli attacchi terroristici parigini e agli accadimenti che hanno colpito San Bernardino, California, il 18 dicembre 2015 il Presidente statunitense Barack Obama ha firmato il Consolidated Appropriations Act, 2016 (cfr. testo completo della normativa: https://www.congress.gov/bill/114th-congress/house-bill/2029/titles) per mezzo del quale si è data attuazione al Visa Waiver Program Improvement and Terrorist Travel Prevention Act of 2015, avente per oggetto l’imposizione di limiti all’ambito applicativo del Visa Waiver Program (VWP).
Al fine di una migliore comprensione, giova precisare che il VWP è un programma che consente ai cittadini di determinate Nazioni (tra le quali l’Italia) di viaggiare/transitare, per motivi di turismo o per affari, negli USA e di rimanervi per un periodo non superiore ai 90 giorni senza la necessità di ottenere un visto, essendo sufficiente l’adempimento del semplice Electronic System for Travel Authorization (ESTA), richiedibile online negli appositi website governativi.
Tuttavia, con l’entrata in vigore del Consolidated Appropriations Act, 2016, il VWP ha subito alcune restrizioni e, nel dettaglio, si rileva che i cittadini italiani che si sono recati o erano presenti a partire dal 1° marzo 2011 in Iran, Iraq, Sudan e Siria non saranno più considerati idonei ad usufruire del VWP né tantomeno tutti coloro che hanno una doppia cittadinanza e risultano essere cittadini anche dell’Iran, Iraq, Sudan e Siria.
Il 18 febbraio 2016, inoltre, la U.S. Department of Homeland Security, agenzia del governo federale, ha annunciato l’aggiunta della Libia, della Somalia e dello Yemen alla lista di Paesi nei riguardi dei quali non trova più applicazione il VWP.
Sulla base delle suddette disposizioni, coloro che sono stati o erano presenti in Iran, Iraq, Sudan, Siria, Libia, Somalia e Yemen dal 1° marzo 2011 in poi possono essere considerati idonei ad usufruire del VWP solo nel caso in cui si tratti di: giornalisti; rappresentanti delle organizzazioni internazionali, regionali o governative; rappresentanti delle organizzazioni non governative per scopi umanitari. Nondimeno, si segnala che una deroga a quanto sopra è prevista con riferimento ai viaggi per affari, la quale stabilisce che l’ESTA potrà essere concesso, in osservanza a determinate condizioni, solo se tali viaggi sono stati effettuati in Iran o Iraq.
Preme mettere in rilievo, inoltre, che, a partire dal 21 gennaio 2016, le persone che sono già in possesso dell’ESTA, ma che nel modulo per la richiesta dello stesso hanno indicato il possesso di una doppia cittadinanza una delle quali è irachena, iraniana, sudanese, siriana, libica, somala o yemenita, si vedranno revocare immediatamente l’autorizzazione a viaggiare negli Stati Uniti d’America senza visto.
Vale evidenziare che, anche se una persona non è più idonea ad ottenere l’ESTA, per i motivi indicati, ciò non significa che gli sia impedito in toto di recarsi o semplicemente di transitare nel suolo statunitense posto che potrà viaggiare negli Stati Uniti d’America, previa richiesta ed ottenimento di un non-immigrant visa, per il cui rilascio è necessario recarsi presso l’ambasciata o il consolato statunitense e sostenere un’intervista con un funzionario governativo previo adempimento delle procedure ivi previste.

Link all’articolo

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.