La Proposition 65 dello Stato della California

di Maurizio Gardenal e Christian Montana
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 14 giugno 2011

La Proposition 65 dello Stato della California, in essere già dal 1986 in California  ( USA ), continua ad essere, spesso, poco o male compresa dagli operatori con effetti che possono risultare particolarmente deleteri.

Ci riferiamo al “California Safe Drinking Water and Toxic Enforcement Act” altresì noto come “Proposition 65”. Si tratta di una normativa statale della California posta in essere con l’obiettivo di salvaguardare l’acqua potabile e le sue fonti dalla presenza di sostanze tossiche tali da poter provocare cancro o difetti di origine genetica.

Tale disposizione pertanto persegue la finalità di ridurre o eliminare l’esposizione a tali sostanze, per esempio nei prodotti destinati al consumo del pubblico, vietando la vendita di tali prodotti o imponendo l’obbligo di rendere nota al consumatore la presenza nel prodotto di componenti vietati a mezzo di uno specifico “warning”.

Le indicazioni in merito alle sostanze proibite, ai limiti di tollerabilità, alle cause di esenzione e/o ad ogni altra informazione afferente la legge sono rese pubbliche dalle Autorità dello Stato anche in via elettronica.

Come noto la California rappresenta uno dei mercati più importanti negli USA e pertanto è interessato dal costante ingresso di una massa di prodotti destinati al consumo provenienti da una molteplicità di Paesi.

Anche a ragione di ciò la legge in oggetto si rivolge direttamente ai produttori, anche se stranieri, ritenendoli direttamente responsabili per le violazioni delle disposizioni ivi contenute.

Costoro dovranno perciò prestare attenzione alla composizione chimica dei prodotti posti in vendita negli USA  ancorchè diretti verso un importatore o un distributore con sede in uno Stato diverso ma con diritto a commercializzare tali prodotti anche in California.

Invero, la responsabilità del produttore deriva semplicemente dalla circostanza di avere fabbricato un prodotto che è stato posto in commercio in California, anche se per il tramite di successivi intermediari, contenente elementi vietati o senza il requisito del warning che deve essere apposto nell’imballaggio e/o nell’etichettatura.

A tale proposito, non è necessario che vi sia un soggetto danneggiato dalla sostanza chimica rilasciata dal prodotto, ad esempio una certa quantità di piombo nei liquidi ivi contenuti. Le pesanti sanzioni di natura amministrativa derivano infatti dalla mera presenza sul mercato di prodotti privi dei requisiti di legge, anche in assenza di danni effettivi subiti da persone o cose.

Ad agire potrà essere o un Public Prosecutor oppure un soggetto privato che agisca nell’interesse pubblico.

Questa estensione della legittimazione attiva anche a soggetti privati ha comportato nel tempo lo sviluppo di varie associazioni che, sovente, con il pretesto della tutela della collettività e dell’ambiente agiscono prevalentemente con fini di lucro tant’è che in tali casi costoro  sono normalmente definiti “cacciatori di taglie” ( “bounty hunters” ).

Per tali ragioni occorre adottare le più opportune cautele per scongiurare effetti indesiderati.
A tal fine il “California Department of Public health” ha istituito un apposito ente certificatore denominato “California Environmental Laboratory Accreditation Program” il quale certifica i laboratori presenti nello Stato accreditandoli a condurre vari tipi di analisi di acqua e cibo.

Da ciò l’importanza di verificare che l’ente al quale affidare una analisi preventiva del prodotto sia munito di “Environmental Laboratory Certification”.

Inutile dire che, di primaria importanza, sono anche gli accordi contrattuali  con eventuali rivenditori, agenti e/o distributori che dovranno contenere clausole a tutela del produttore/esportatore tra le quali quella che impone loro un obbligo informativo e di assistenza nel caso di vendita in California e/o di corresponsabilità nel caso di violazione di tali disposizioni.

Per consultare il testo di legge: http://oehha.ca.gov/prop65.html

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