Gli USA aprono al controllo estero delle emittenti televisive

di Maurizio Gardenal, Avvocato, Sara Marchese, Dottoressa, Studio legale internazionale Gardenal & Associati di Milano
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 3 febbraio 2017

Per oltre 80 anni l’articolo 310 (b) del Communication Act è stato interpretato nel senso di vietare la partecipazione diretta o indiretta di società straniere al capitale di società statunitensi che detengono emittenti radiofoniche e/o televisive fatta eccezione per quote di minoranza non superiori in ogni caso al 25%.

Con decorrenza dal 31 gennaio 2017 tale impedimento è stato rimosso dalla Federal Communications Commission – di seguito più semplicemente FCC – anche se quest’ultima si è riservata il diritto, volta per volta, di porre il veto per ragioni di tutela della sicurezza nazionale.

La normativa precedente autorizzava l’acquisizione di controllo delle licenze non-broadcast (basti ricordare che la maggioranza del business dei telefoni cellulari è controllato da Deutsche Telekom) e aveva al contrario imposto il divieto all’ingresso di entità estere nel controllo relativo alle licenze di stazioni radiotelevisive. È noto come lo stesso Rupert Murdoch ha dovuto conseguire la cittadinanza statunitense prima di dare vita a quella che oggi è conosciuta come la “Fox Broadcasting”.

Le modifiche adottate dalla FCC consentono pertanto – in linea di principio – l’approvazione delle partecipazioni di controllo fino al 100% da parte di investitori stranieri di società con sede negli USA e in possesso di licenze di trasmissione.

La FCC ha facoltà di porre condizioni al deal sulla base di una valutazione di ogni singola fattispecie e in particolare di subordinare la conclusione di quest’ultimo al rilascio di una serie di informazioni relative, fra l’altro, all’effettiva appartenenza delle società candidate all’acquisizione.
Si noti come la FCC si fosse già espressa in merito prima dell’entrata in vigore delle nuove regole autorizzando l’acquisizione di Univision da parte messicana ponendo fine ad una disputa che perdurava da anni.

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