Delaware (USA): la Court of Chancery rimette alle parti la facoltà di disporre in merito alle spese di lite

di Maurizio Gardenal, Avvocato, Carlotta Colace, Dottoressa, Studio legale internazionale Gardenal & Associati di Milano
Articolo pubblicato su “Diritto 24″, rubrica del Sole24Ore.com, 1 marzo 2016

Il 29 gennaio 2016 la Court of Chancery dello Stato del Delaware (USA) si è pronunciata in merito all’addebito delle spese di lite nell’ambito della causa Avaya, Inc. v. Charter Communications Holding Company, LLC C.A. No. 10568-VCN, disponendo la condanna della società Avaya, Inc. (di seguito più semplicemente “Avaya”) al pagamento in favore di Charter Communications Holding Company, LLC (di seguito più semplicemente “Charter”) delle spese di lite da quest’ultima sostenute, sulla scorta di quanto pattuito dalle parti nell’ambito del contratto di Master Purchase/Service Agreement (MPSA), sottoscritto dalle stesse.
Giova precisare che le due società nel 2001 hanno stipulato un accordo, il summenzionato MPSA, in forza del quale Charter acquistava alcuni macchinari da Avaya e questa assumeva, fra l’altro, l’obbligazione di difendere e indennizzare Charter nel caso di avvio di azioni legali nei confronti di quest’ultima, per la violazione di brevetto relativamente ai prodotti da essa forniti.
Invero, nel 2006, Charter è stata coinvolta in una vertenza per violazione di brevetto in relazione ad uno degli impianti acquistati da Avaya e, pertanto, in forza del MPSA, ha chiesto a quest’ultima di venire indennizzata, ma senza successo.
Senza in questa sede entrare nel merito della controversia (afferente la sussistenza o meno in capo ad Avaya dell’obbligo di indennizzare Charter per la causa del 2006), occorre ricordare che la stessa si è protratta fino al 2015 quando Avaya ha citato in giudizio Charter presso la Superior Court dello Stato del Delaware e, pressoché contemporaneamente, quest’ultima ha fatto altrettanto, instaurando una causa nei confronti di Avaya nello Stato del New Jersey.
Nella descritta situazione, la Superior Court dello Stato del Delaware si è pronunciata in merito a quale Corte fosse competente a decidere in ordine al tema del contendere e ha disposto a favore della Charter riconoscendo la competenza della Corte designata dalla stessa, ovvero quella dello Stato del New Jersey.
In virtù della pronuncia della Superior Court, Avaya ha formulato istanza per terminare la causa pendente presso tale Corte, invocando l’applicazione dell’istituto della c.d. voluntary dismissal. D’altro canto, però, essendo risultata vincitrice nel procedimento in parola, Charter intendeva ottenere la condanna di Avaya al pagamento delle spese di lite ivi sostenute, in forza della clausola contrattuale pattuita nel MPSA.
Posto che la Court of Chancery è competente in materia di voluntary dismissal, le parti hanno adito tale Corte per soddisfare le proprie pretese: da un lato, Avaya per ottenere una voluntary dismissal e dall’altro, invece, Charter per la condanna della prima al pagamento delle spese processuali ai sensi del MPSA.
Va detto che, la clausola contrattuale alla quale si riferisce la Charter prevede che, nel caso in cui una delle due società iniziasse qualsiasi tipo di azione o procedimento nei confronti dell’altra per far valere i propri diritti sanciti nel MPSA, la parte vincitrice avrebbe diritto a recuperare i costi sostenuti e i relativi oneri processuali, giustificati in base al criterio della ragionevolezza.
La Court of Chancery è quindi intervenuta sul punto fornendo la propria interpretazione in merito alla summenzionata clausola.

Con la pronuncia del 29 gennaio 2016, la Corte ha stabilito che – sulla base della suddetta disposizione contrattuale – Avaya, in qualità di parte soccombente, fosse condannata al pagamento degli oneri processuali sostenuti da Charter.
Vale porre in evidenza che la suddetta sentenza della Court of Chancery ha meramente interpretato ed applicato quanto pattuito dalle parti in sede di stipulazione del MPSA, posto che, in base al principio di libertà contrattuale riconosciuto ai contraenti nella common law, valutata la validità del contratto, il giudice deve limitarsi ad applicarne il contenuto.
La Court of Chancery ha, inoltre, aggiunto che le parti, in sede di negoziazione del testo contrattuale, possono pattuire che la parte soccombente venga condannata al pagamento delle spese di lite per ogni singola azione o procedimento instaurato, come nel caso in esame, ovvero solo al momento della definizione di ogni singolo contenzioso pendente tra le stesse.
Sulla base di tale assunto, viene ribadita la necessità che le parti prestino particolare attenzione a negoziare e formalizzare in sede contrattuale le modalità complessive con le quali dovranno essere imputati tutti gli oneri connessi con la gestione di eventuali contenziosi, essendo tale aspetto essenzialmente rimesso alle parti stesse.
Inutile dire che tale disposizione appare di particolare importanza in considerazione dei costi, spesso molto elevati, dei procedimenti giudiziari negli USA.

Link all’articolo

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.